In another place, struttura geodetica in legno con copertura di sacchetti di plastica lavorati all'uncinetto, diametro di 260 cm x altezza di 130 cm, 2018
In Another Place
In Another Place è un'installazione che nasce da un desiderio di infanzia, ossia la creazione di un luogo proprio dove potersi estraniare dal mondo; un luogo intimo e segreto come una casetta sull'albero, una tenda indiana fatta di asciugamani o una capanna di cuscini.
Mi è spesso capitato di entrare in contatto con le celebri opere di Mario Merz, affascinanti igloo realizzati con i materiali più vari. Avrei tanto desiderato entrarvi, ma questo non era possibile ed evidentemente non era nemmeno lo scopo dell'opera. Ho pertanto pensato che avrei potuto realizzare io stesso una cupola sferica, ma con un’apertura per permettere alle persone di accedervi.
Su di una struttura in legno, ho realizzato una copertura con una trama di sacchetti di plastica ritagliati e lavorati all'uncinetto. Mi incuriosiva vedere come un materiale povero, di scarto e con un'accezione negativa (date le terribili ripercussioni del consumo di plastica sull'ambiente) potesse trasformarsi in un materiale protettivo, generatore di uno spazio intimo.
Alessandro Mazzoni, febbraio 2018
In Another Place è un'installazione che nasce da un desiderio di infanzia, ossia la creazione di un luogo proprio dove potersi estraniare dal mondo; un luogo intimo e segreto come una casetta sull'albero, una tenda indiana fatta di asciugamani o una capanna di cuscini.
Mi è spesso capitato di entrare in contatto con le celebri opere di Mario Merz, affascinanti igloo realizzati con i materiali più vari. Avrei tanto desiderato entrarvi, ma questo non era possibile ed evidentemente non era nemmeno lo scopo dell'opera. Ho pertanto pensato che avrei potuto realizzare io stesso una cupola sferica, ma con un’apertura per permettere alle persone di accedervi.
Su di una struttura in legno, ho realizzato una copertura con una trama di sacchetti di plastica ritagliati e lavorati all'uncinetto. Mi incuriosiva vedere come un materiale povero, di scarto e con un'accezione negativa (date le terribili ripercussioni del consumo di plastica sull'ambiente) potesse trasformarsi in un materiale protettivo, generatore di uno spazio intimo.
Alessandro Mazzoni, febbraio 2018